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UdineEconomica

Ottobre 2003

Ecomela La Carnica, esempio di imprenditorialità in montagna

Una azienda giovane che si rifà a concetti antichi e che ha scelto Verzegnis quale sede sociale per il semplice fatto che il paese è stato il posto dove da sempre si è fatto il sidro di mele. Ora, oltre alla tecnologia per fare del sidro, del succo e dell’aceto di mele che non ha tema di confronti, Elisio e Franco Da Pozzo hanno deciso di acquistare tutti i vecchi utensili e le macchine della lavorazione che si trovano ancora nelle soffitte delle case di Verzegnis, specie in quella di Rico Zanier, l’ultimo a fare il sidro in paese, per aprire un Museo della acetificazione da melo. Ma torniamo al prodotto: il succo di mele, che sta facendo diventare famosa l’Ecomela La Carnica, azienda capace di portare il proprio prodotto in Austria, che è la patria di questa antica bevanda, e di tornare a casa a mani piene di attestati e di vittorie: medaglie d’argento e di bronzo alla rassegna del succo di mela a Sant Paul in Corinzia in Austria nel 2002, oro, argento e bronzo per i succhi sempre a Sant Paul nell’edizione di quest’anno. Oltre a questo invidiabile palmares, l’Ecomela nel 2003 ha vinto pure due ori e un argento per i succhi prodotti per conto terzi. Ma l’oro più significativo, classe 2003, è quello relativo alla varietà locale, l’argento invece è stato assegnato per la Golden casa e il bronzo per la Golden deliciuos. Da non dimenticare la medaglia d’oro della Camera di commercio nel 2001, l’attestato di qualità alla XXXIII Mostra regionale delle mele per la qualità del sidro e relativa medaglia di bronzo anno 2002. Non mancano attestati da parte di riviste del settore. Grant Gourmet dedica un significativo servizio all’Ecosidro di Carnia, che vuole fare concorrenza al sidro campano, riconosciuto dall’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari, pubblicato dalla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana nel 2000. L’Ecomela si pone come una delle nicchie, assieme ai siti bolzanini e trentini, della fabbricazione di questo “nettare”, di colore chiaro, che fa rimanere in bocca il sapore originario del frutto dal quale proviene. Interessanti anche i primi approcci con la ristorazione di qualità come da Toni di Gradiscutta, che abbina alla Rosade un sidro di mele; il Kursaal di Sauris di Daniele Cortiula, l’erede di Gianni Cosetti, che propone La bavarese di mele e succo di frutta con sfogliatine. Gli italiani dei succhi, di sidro e aceto di mela, Elisio e Franco hanno ripescato nella storia la derivazione dell’aceto. Ed è proprio sull’aceto di mele che l’Ecomela La Carnica punta per avere maggiore successo, sia personale sia professionale. Dell’aceto, che deriva dal latino acetum, si ha notizia da 10.000 anni. In alcuni vasi egizi si sono potute rilevare con sicurezza tracce di aceto. “Inizialmente – assicura Elisio Da Pozzo – veniva utilizzato come bevanda acidla, diluita con acqua, rinfrescante e tonica”. L’aceto è stato anche usato come medicinale o per la toilette. L’uso più frequente però lo si ha in cucina. Le ricette di Apicio, nell’antica Roma, dimostrano l’utilizzo dell’acetum. Ippocrate, nel V secolo avanti Cristo, indica l’aceto come medicamento contro le disfunzioni delle vie respiratorie e per la cura delle ferite. Nel 1700 era usato contro la peste; nel 1830 contro il colera. Oltre alla ricerca storica, i Da Pozzo hanno svolto ricerche sui metodi di fabbricazione: ”Per fare un buon aceto ci vogliono un buon prodotto di base, una meticolosa mostificazione, la scelta giusta del metodo di acetificazione”. La scrupolosa osservanza di questi punti ha fatto sì che l’aceto di mele dell’Ecomela abbia ottenuto, e continui a ottenere, tutte quelle soddisfazioni di cui i fratelli Da Pozzo possono andare fieri.

 

Sono riusciti a convincere gli scettici

Tutto cominciò nel 1989 dopo un convegno a Pantianicco. A Elisio balenò l’idea di poter recuperare tutte le mele che oramai stavano marcendo sui meli della Carnia. Se raccolte, duravano a lungo, stivate in cassette sotto i letti, e davano sostegno all’intera famiglia durante il lungo inverno. Gli emigranti non mancavano di immagazzinarle nelle capaci tasche delle loro giacchette, quando ritornavano a casa. Servivano per sfamarsi e, una volta in Carnia, per dare vita a una nuova specie di melo. Tant’è che oggi ne sono conservate, in un laboratorio del Comprensorio montano della Carnia, oltre 800 qualità, qualcuna unica, risultando estinta nel Paese d’origine. Elisio, che già si occupava di agricoltura, ricoprendo pure il ruolo di presidente dell’Agricarnia, apprese, in quel convegno, che lo scarto della produzione delle mele si aggira sul 15-20%. “L’idea consisteva nel trasformare quella percentuale di scarto, dando così un valore aggiunto, con inevitabile aumento della resa in assoluto del frutteto”. Con attrezzature modeste lottò contro lo scetticismo degli increduli, facendo un “buon prodotto”, confezionato in “ben 600 bottiglie”. I fratelli Da Pozzo iniziarono a girare il Trentino e l’Austria, per affinare le loro tecniche di produzione. “Acquistammo attrezzature specifiche, che ci permisero di produrre succo di mela in quantità e qualità superiore per soddisfare la richiesta di un mercato sempre in crescita”. Nel 1993 l’Ecomela iniziò a produrre succo anche per privati, poi nel 1995 ecco la collaborazione con l’Università di Udine, facoltà di scienze dell’alimentazione, che fece fare un salto di qualità all’azienda. Una nuova sfida fu raccolta l’anno successivo: la rivalutazione dei vecchi meleti abbandonati, raccogliendo il prodotto e trasformandolo in succo, e la sensibilizzazione dei produttori a trasformare in succo parte della loro sottopezzatura o malformazione. Forte di questi successi, e della spalla offerta dall’Università, l’Ecomela La Carnica nel 1996 iniziò pure a produrre il sidro. Tutta la produzione attuale proviene dai meleti di proprietà a Verzegnis. Tre ettari accanto alla sede di trasformazione. Inoltre una gran quantità di materia prima proviene da vecchi meleti sparsi su tutto il territorio. La lavorazione contro terzi, sia per aziende agricole di notevoli dimensioni, serve la Carnia e il Friuli, ma non mancano ditte venete e dell’Emilia Romagna.

 

Profilo d’impresa

L’azienda agricola Ecomela La Carnica dei fratelli Elisio e Franco Da Pozzo ha sede in via Santo Stefano 11 a Verzegnis. (telefono 0433-468152, fax 0433-469383) info@ecomela.it

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